Come lavori?
Così ho pensato di mettere per iscritto il mio "metodo".
Quando inizio a lavorare ad un progetto le idee iniziano a prendere forma anche quando sto facendo tutt'altro...molto spesso di notte! Poi ad un certo punto l'idea esplode in un'immagine, un testo, o in entrambe le cose.
Ho un quaderno dove segno tutto. Successivamente parto da questa idea ed inizio a "lavorare a tavolino".
Cerco però di lasciarmi stupire dall'evolversi della situazione.
Faccio un esempio: uno dei progetti a cui sto lavorando è un racconto. L'idea è partita da un'immagine che si è ben presto trasformata in scene vere e proprie. Da lì ho buttato giù una traccia per la trama: ho deciso cosa, come e quando si svolgerà nel racconto. Serve avere una direzione verso cui andare: scrivere un libro necessita di ampie strade e confini. E' altresì vero che mi lascio sempre sorprendere: mi capita di continuo di sentirmi "dire" dai protagonisti che vorrebbero agire in modo diverso. Quando succede valuto e il più delle volte i personaggi hanno ragione.
Sia perché lavoro spesso a più cose contemporaneamente, sia perché avere un visivo concreto sono solita realizzare delle mappe o paesaggi in 3D (qui gioca molto il tempo a disposizione) del racconto.
Ad esempio: per questo racconto a cui sto lavorando ho realizzato una mappa (e qui si capisce che mi sto occupando di più progetti in questi mesi ;): in questo modo so sempre dove sono i miei personaggi. Faccio in modo che la mappa sia espandibile e modificabile: posso aggiungere fogli per aumentare le informazioni o lascio lo spazio dove necessario per completare gli ambienti.
Potrebbe sembrare un lavoro in più ma non è così: avere sotto gli occhi la versione cartacea e disegnata di quanto si sta scrivendo fa si che si continui a ragionare su quella storia ogni volta che ci si passa davanti.
Mentre quando devo occuparmi di progetti che trattano temi reali o di attualità cerco di documentarmi il più possibile: questo è un aspetto che mi piace molto del mio lavoro.
#amoilmiolavoro #lovemyjob